Quello che alle future mamme non dicono...


Accesso al blog. Panoramica dei post. E' da parecchio che non scrivo.

E' sabato sera,  le bambine finalmente dormono, e in attesa della cena, sto sorseggiando un meritatissimo calice di vino... Certo, non sono in ghingheri, e ahimè non progetto di uscire (devo ricordarmi di annotare la voce 'baby sitter' alla lista di cose da fare), ma come può essermi venuto in mente di accendere il pc (non sono seduta alla scrivania, non esageriamo!), invece di rilassarmi... finalmente?!

L'esigenza nasce da una graditissima visita, che abbiamo avuto nel pomeriggio... Una coppia di amici, neo sposi, in attesa. Preciso: in attesa del primo figlio (dettaglio da non omettere!).

Sono bellissimi, ebbri di felicità. Freschi freschi di corso pre-parto.




Mi guardano con occhi colmi di stupore e trepidazione, mentre faccio il funambolo tra i vari multi- tasking che le 19 del pomeriggio o della sera (a seconda dei punti di vista) mi impongono... prepara la pappa per la piccola, intrattieni una conversazione piacevole e sensata, tra un colpo di chitarra dell'altra bambina, una richiesta di biscotto e un'altra richiesta (più che d'attenzione, sembra un attentato!).

Credo mi credano un mito! Un oracolo da cui prendere appunti! Non tanto per la professione, quanto per la capacità di sopravvivenza... Effettivamente, ho dato l'impressione di reggere bene allo stress!

Mi raccontano del corso.
Il papà, un bellissimo, ingenuo papà, mi racconta di quanto gli hanno detto.

Gli hanno parlato di' coerenza educativa'. I genitori devono essere un tutt'uno, quando si rivolgono ai figli. Devono fornire le stesse risposte. Davanti a loro, devono essere un unico solido muro. Solo dopo, possono chiudersi nella stanza, e discutere su quanto quella decisione di papà sia ridicola o eccessiva.

-E' vero?- mi chiede

-Oh, certo che è vero!-
I bambini hanno bisogno di certezza, coerenza, solidità.
Persino mia nonna lo sapeva! Con mio nonno aveva coniato una parola segreta "Come Gilippo". Significava che non erano d'accordo, e che avrebbero fatto i conti dopo, quando i bimbi dormivano. E nessuno dei due aveva frequentato alcun corso pre parto.

Davvero questa è una delle cose fondamentali, che si ritiene di dover raccontare ad una coppia di neo genitori?

Vi assicuro che appena arrivato in casa, il neonatino, e pure la coppia avrà bisogno d'altro! Di tutt'altro!
Di centinaia di altre cose. La coerenza educativa può attendere qualche tempo!

Fidatevi, i primi giorni a casa, tra ittero (i basso peso sono più a rischio),  ritmi allattamento-pannolino-ruttino-sonno-veglia- e preparazione dei pasti-adulti (eh sì, sembra che il mondo si fermi, ma pure mamma e papà devono mangiare! La mamma potrebbe dimenticarsene, ma il papà, di certo, no!), hanno poco a che fare con la coerenza educativa... E lo dico da mamma-psicologa-di matrice tedesca che fracassa le orecchie a tutto il parentado con questa faccenda!

E allora?

E allora, oltre alla lista delle cose da fare, ho in mente di stilare un decalogo di priorità.
Una gerarchia.

Prometto che scriverò.

Nel frattempo, ci stiamo lavorando.
Con Ipse.

Direzione scientifica... direzione creativa... rete di professionisti.
Tanti e diversi.

Non mi sento di anticipare molto stasera, ma sono certa che alle mamme potremmo anche raccontare quello che, di solito, non si dice!





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