Vorrei parlarvi oggi di allattamento.
Fa strano a dirsi, ma anche la medicina segue delle mode.. e quella degli ultimi anni sbandiera l’urgenza dell’allattamento al seno della madre. Premesso che sono contraria a qualsiasi forma di integralismo e rigidità, non posso che dedicare questo post ai benefici che il latte materno apporta alla vita del neonato e alla madre stessa.
Fa strano a dirsi, ma anche la medicina segue delle mode.. e quella degli ultimi anni sbandiera l’urgenza dell’allattamento al seno della madre. Premesso che sono contraria a qualsiasi forma di integralismo e rigidità, non posso che dedicare questo post ai benefici che il latte materno apporta alla vita del neonato e alla madre stessa.
Il latte materno è un liquido bianco opaco,
più dolce degli altri latti in natura perché più ricco di lattosio, contiene
proteine, grassi, zuccheri, sali minerali e vitamine in quantità non elevate,
immunoglobulina e lattoferrina. Grazie al giusto rapporto calcio/fosforo permette
un maggiore assorbimento di calcio e di ferro. Esiste, ormai, una
vastissima letteratura che dimostra i vantaggi, e non solo per il neonato, di
essere allattato al seno.
Per il bambino, tra i benefici
che possiamo rapidamente annoverare:
- riduce l’incidenza e la durata
delle gastroenteriti
- protegge dalle infezioni
respiratorie
- riduce il rischio di sviluppare
allergie
- migliora la vista e lo sviluppo
psicomotorio
- migliora lo sviluppo
intestinale e riduce il rischio di occlusioni
Non solo per il neonato,
ma anche per la madre l’allattamento al seno ha delle ricadute positive: quanto
più l’inizio è precoce, tanto più accelera la ripresa dal parto e l’involuzione
dell’utero, riducendo il rischio di emorragia e di mortalità; riduce la perdita
di sangue, contribuendo così a mantenere il bilancio del ferro; prolunga il
periodo di infertilità post parto; favorisce la perdita di peso e il recupero
della forma fisica; riduce il rischio di cancro della mammella prima della
menopausa.
Alcuni studi, inoltre,
hanno ipotizzato che il latte materno possa contribuire anche a ridurre il
rischio di cancro dell’ovaio e di osteoporosi.
Esistono associazioni che promuovono l’allattamento al seno (vedi http://www.lllitalia.org/) e incoraggiano
le giovani madri, sostenendole qualora incontrassero difficoltà.
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