Allattamento: una voce fuori dal coro


Con questo post, care mamme, vorrei legittimare e sostenere tutte le donne che non possono/ non riescono ad allattare al seno.

Prima di tutto, mi sento di rincuorare ogni mamma riguardo il fatto che anche con il latte artificiale i bimbi crescono e vivono alla grande! ..io ne sono la prova vivente! Oltre trent’anni fa, sono nata prematura… sono stata allontanata dalle braccia della mia mamma e depositata in un’incubatrice. Dopo un brevissimo tempo di allattamento tramite latte materno (mediante cannule), sono passata al latte artificiale… Beh, sono qui, in salute, e diciamo che questo non costituisce uno dei traumi della mia vita!!
Traumatico invece è, a mio avviso, demonizzare una madre che non riesce ad allattare il proprio piccolo. I sensi di colpa, legati al non essere una brava madre, esasperati dal clima di critica e giudizio circostanti, possono minare la fiducia in se stessa di una madre, e la fiducia nella capacità di sintonizzarsi con il proprio bambino.
Una madre depressa può provocare più danni di qualsiasi confezione di latte artificiale, e sfido i pediatri a sostenere il contrario! Qui, non nego i benefici del latte materno (rimandandovi agli appositi post), ma sento di empatizzare con chi deve iniziare a combattere con misurini di polvere, biberon e sterilizzatori.
Incontrerete persone (pediatri, puericultori, mamme e nonne) che, in una sorta di brainwashing, vi incoraggeranno con i metodi e le parole più svariate (“Continua a provare, vedrai che si attaccherà”, “Il neonato non muore di fame, vedrai che prima o poi mangerà”)… io vi invito a fermarvi un attimo, e concentratevi sul vostro sentire. 
Come state? Siete preoccupate? Ansiose? Combattute su quale possa essere la scelta giusta?
Ricordatevi che la sopravvivenza (sì, proprio la SOPRAVVIVENZA) del neonato passa attraverso il benessere psico-fisico della madre. 
E dunque… se la situazione lo richiede, benvenuto latte in polvere!!!Con questo post, care mamme, vorrei legittimare e sostenere tutte le donne che non possono/ non riescono ad allattare al seno.
Prima di tutto, mi sento di rincuorare ogni mamma riguardo il fatto che anche con il latte artificiale i bimbi crescono e vivono alla grande! ..io ne sono la prova vivente! Oltre trent’anni fa, sono nata prematura… sono stata allontanata dalle braccia della mia mamma e depositata in un’incubatrice. Dopo un brevissimo tempo di allattamento tramite latte materno (mediante cannule), sono passata al latte artificiale… Beh, sono qui, in salute, e diciamo che questo non costituisce uno dei traumi della mia vita!!
Traumatico invece è, a mio avviso, demonizzare una madre che non riesce ad allattare il proprio piccolo. I sensi di colpa, legati al non essere una brava madre, esasperati dal clima di critica e giudizio circostanti, possono minare la fiducia in se stessa di una madre, e la fiducia nella capacità di sintonizzarsi con il proprio bambino.
Una madre depressa può provocare più danni di qualsiasi confezione di latte artificiale, e sfido i pediatri a sostenere il contrario! Qui, non nego i benefici del latte materno (rimandandovi agli appositi post), ma sento di empatizzare con chi deve iniziare a combattere con misurini di polvere, biberon e sterilizzatori.
Incontrerete persone (pediatri, puericultori, mamme e nonne) che, in una sorta di brainwashing, vi incoraggeranno con i metodi e le parole più svariate (“Continua a provare, vedrai che si attaccherà”, “Il neonato non muore di fame, vedrai che prima o poi mangerà”)… io vi invito a fermarvi un attimo, e concentratevi sul vostro sentire. Come state? Siete preoccupate? Ansiose? Combattute su quale possa essere la scelta giusta?
Ricordatevi che la sopravvivenza (sì, proprio la SOPRAVVIVENZA) del neonato passa attraverso il benessere psico-fisico della madre.
E dunque… se la situazione lo richiede, benvenuto latte in polvere!!!

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